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Alla scoperta delle erbacee perenni

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Le erbacee perenni sono piante che non sviluppano rami legnosi come gli arbusti, ma nonostante questo, sono in grado di sopravvivere al susseguirsi delle stagioni, svilupparsi e fiorire per svariati anni, allietando ogni primavera il nostro giardino con i loro colori.

Ne esistono di piccole dimensioni che producono una vegetazione compatta, anche tappezzante oppure di grandi dimensioni, che possono avere decisamente un grande impatto sulle aiuole del giardino. Alcune specie perdono la parte aerea visibile durante i mesi freddi, ma tornano a rigermogliare all’arrivo della primavera; esistono però anche piante perenni completamente o parzialmente sempreverdi, che mantengono il fogliame per tutto l’arco dell’anno. Le erbacee perenni sono moltissime, e ne esistono a fioritura primaverile, estiva o autunnale, oppure a fioritura continua dalla primavera fino all’autunno. Moltissime piante perenni sono poi presenti anche in natura, allo stato selvatico, dove si contrappongono alle annuali, le quali affidano la prosecuzione della loro specie solo ed esclusivamente ai semi, in quanto subito dopo aver maturato i frutti, muoiono completamente.

Arriva infatti dall’Inghilterra l’arte di emulare la natura e piantare, combinate tra loro erbacee perenni di specie diversa, le une vicino alle altre per dar vita a bordi misti, ricchi di colore e in fiore in successione nell’arco dell’intera stagione primaverile, estiva e autunnale.
Le perenni più diffuse sono forse quelle di dimensioni piccole che tendono a divenire con il tempo tappezzanti. Ne sono un esempio l’aubrezia, l’alisso, i Geranium, la Bergenia, la Campanula, l’Iberis e la Vinca. Alcune perenni , invece, sono particolarmente apprezzate più per il loro fogliame che per la fioritura come buona parte delle graminacee, le Hosta e la Pachisandra. Altre ancora possono superare il metro di altezza con i loro fiori, come i Delphinium, i Lupini, le Digitali, le Rudbeckie, le Echinacee.

Come sceglierle

Nello scegliere una perenne è necessario prima di tutto osservare l’esposizione dell’aiuola che le conterrà : al sole, all’ombra, esposte alle intemperie, in vaso, ai piedi di una conifera o di un arbusto sempreverde. Solo così potremo consigliarvi quali perenni scegliere.
E’ bene scegliere di piantare un bordo misto di erbacce perenni con gruppi di piante di una sola specie e varietà in modo da formare un insieme ben individuabile ed evidente, tale da produrre un colpo d’occhio decorativo al momento della fioritura.
Le zone più interne dell’aiuola possono ospitare le specie più alte, mentre quelle più esterne, vicine al prato o a sentieri e viali, possono ospitare quelle più basse e tapezzanti. Tra le alte e le nane si possono scegliere poi quelle a sviluppo medio per equilibrare le altezze.
Particolare attenzione è bene porre anche nella scelta dei colori delle fioriture simultanee, in modo che s’intonino fra loro.
I gruppi di piante, alternati fra loro secondo tale indirizzo, si ripetono poi lungo tutto lo sviluppo dell’aiuola e del bordo. Talvolta non è necessario disporre di un gran numero di specie diverse per ottenere un bell’effetto. Spesso ne bastano poche, disposte con giudizio e sapientemente alternate.
Dopo alcune stagioni, se lo si desidera, le perenni possono essere moltiplicate attraverso la divisione dei cespi per poterle ripiantare in altre parti del giardino. Si procede di solito in autunno, dissotterrando le piante dal terreno, e dividendo il cespo di foglie e radici in parti equilibrate, che contengano cioè una buona parte di foglie e una buona parte di radici; le piante così ottenute vanno subito reimpiantate a dimora. In questo modo si mantiene anche pulita e ordinata l’aiuola delle perenni, e oltre a questo, molte specie di perenni amano venire “svecchiate” attraverso la divisione, che stimola la pianta a produrre nuove radici, donando in primavera una fioritura più ricca e abbondante.

Come curarle

Una volta a casa, le piante andranno piantate facendo attenzione a non manipolare eccessivamente il pane di radici che ne contiene l’apparato radicale, in modo da evitare un forte stress da trapianto, premendo bene la terra attorno alla nuova piantina e quindi subito irrigate. E’ bene ricordare che per le prime stagioni vegetative, le perenni necessitano di annaffiature regolari, evitando sia di inzuppare eccessivamente il terreno che di lasciarlo asciutto per lunghi periodi di tempo. Ogni anno poi, a fine inverno, è bene ripulire l’aiuola delle perenni dalle foglie secche o dalle infestanti, che altrimenti entreranno in competizione con le nostre piante.

Cura delle perenni

Dopo la prima fioritura le erbacee perenni, se ripulite dalle infiorescenze secche, possono tornare a rifiorire. Mentre quelle che hanno terminato il loro ciclo dovranno essere potate e ripulite per garantire una bella fioritura l’anno successivo. Attenzione, però, alcune specie come la rudbeckia, l’echinops, l’echinacea possono essere anche potate a fine inverno per godere dei mille ricami che la galaverna invernale può fare sui loro steli secchi. Il giardino è bello anche per sperimentare!
Le specie perenni sempreverdi, invece, incominciano spesso a vegetare attivamente dal basso subito dopo la fioritura ed emettono numerosi nuovi germogli, promessa di una abbondante futura messe di fiori. Un’esportazione di tutta la vecchia vegetazione può quindi essere di aiuto alle piante e agevolare la loro pronta ripresa vegetativa.
Occorre inoltre secondare il loro sforzo vegetativo con opportune concimazioni, non soltanto all’uscita dall’inverno, ma anche nel periodo di fine estate, quando appunto i cespi si rinnovano.
A fine estate e in autunno basterà distribuire il fertilizzate completo granulare sulle aiuole, meglio dopo una pioggia o prima di una annaffiatura.

Quindi via libera alla fantasia!